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LA RIUNIONE EUROPEA VISTA DA GIUSEPPE GIALLARA

 

Sarritzu sconfitto per l’europeo dei mosca

di Giuseppe Giallara

Santa Teresa di Gallura (OT), 20.10.2012Andrea Sarritzu (33-6-5), pur fornendo una buona prova, ha fallito la conquista del titolo europeo dei pesi mosca davanti al detentore romeno di stanza a Madrid Silvio Olteanu (14-6-1) nel match clou della riunione allestita da Tonino Puddu e da Salvatore Cherchi nel palasport “Gianni D'Arco”. Il combattimento è stato pregevole sul piano della linearità e della correttezza (l'arbitro Green non è mai dovuto intervenire), ma non si è rivelato troppo esaltante su quello agonistico puro. Il verdetto è stato assegnato al campione in carica con i seguenti punteggi: 115-114 in favore di Olteanu (giudici Davies e Dolpierre) e 115-113 per Sarritzu (giudice Pasquier). Un verdetto non unanime, dunque, che rispecchia l'andamento tutto sommato equilibrato della contesa. Se il verdetto avesse sancito la parità non ci sarebbe stato nulla da obiettare, anche se ai fini pratici non sarebbe cambiato molto poiché la corona sarebbe rimasta in possesso del suo detentore. A ben pensarci, il pari sarebbe stato probabilmente il risultato più giusto poiché, ammesso che Sarritzu meritasse qualcosa in più nella considerazione dei giudici, il trentaquattrenne Olteanu, dimostratosi un campione degno, non meritava di perdere la corona. Il successo per Sarritzu, nonostante le recriminazioni del trentaseienne mosca isolano e del suo team, sarebbe certamente risultato ingeneroso nei confronti del boxeur romeno-iberico. Di solito, infatti, non si toglie il titolo in assenza di uno svantaggio evidente in suo sfavore (che in questo caso specifico non abbiamo colto) a un detentore che si è dato da fare dal suono del primo gong per prendere in mano le redini del combattimento attestandosi al centro del ring e facendo, come si suol dire, il match. Sarritzu ha combattuto soprattutto di rimessa, ha messo a segno colpi limpidi, da manuale, ma è mancato un po' sul piano della continuità e in alcune occasioni si è lasciato sorprendere da colpi efficaci portati dal rivale (per fortuna non supportati da grande potenza) che ha mostrato di non gradire, anche se ha sempre risposto con abilità e precisione. Una tattica, quella dello sfidante, che sarebbe stata perfetta a parti invertite, cioè se il titolo fosse stato in suo possesso; in tal caso gli sarebbe bastato controllare le azioni dell'antagonista per tenerlo a bada e aggiudicarsi il successo. Essendo lo sfidante, ci si aspettava che fosse lui a cercare di prendere l'iniziativa per mettere sotto pressione Olteanu. Certo, andando all'attacco, Sarritzu avrebbe corso qualche rischio in più in considerazione della mobilità e della velocità di esecuzione del boxeur madrileno di adozione. E tuttavia, avrebbe avuto in cambio l'opportunità di cogliere risultati che si sarebbero potuti rivelare determinanti ai fini del verdetto. Il peso mosca isolano ha scelto invece di affidarsi quasi totalmente alle repliche d'incontro e di rimessa, tenendosi pronto a trarre profitto dagli errori dell'antagonista, cosa che gli è riuscita in alcune occasioni. In particolare, ha impressionato favorevolmente la serenità con la quale Sarritzu ha accolto l'inconveniente di un taglio apertosi sotto la sua arcata sopracciliare sinistra nel secondo round a causa di una testata involontaria di Olteanu. Anzi, proprio nella tornata successiva lo sfidante ha dato prova di grande orgoglio portando a segno colpi pregevoli al volto e alla figura del rivale senza perdere in linearità e compostezza. Dopo un quarto round in parità, nella quinta è stato Olteanu a portare a bersaglio i colpi più incisivi, facendo un discreto movimento e incalzando lo sfidante. Il match è andato avanti su questa falsariga sino al nono round che faceva registrare una situazione di sostanziale equilibrio. Nel decimo tempo si è fatto leggermente preferire il mosca isolano, ma Sarritzu avrebbe poi dovuto dare fondo alle sue energie residue e tentare il tutto per tutto nelle ultime due tornate per far pendere in suo favore la decisione di tutti e tre i giudici. E' stato invece Olteanu a chiudere il match all'attacco, dando l'impressione di possedere maggiore vitalità e freschezza e andando a segno con colpi incisivi in serie, nonostante le buone repliche dello sfidante. E' stato certamente un peccato poiché Olteanu era decisamente alla portata del boxeur di Quartu Sant'Elena al quale è mancato, forse, un pizzico di decisione e di aggressività in più per potersi aggiudicare il titolo europeo per la terza volta nella sua carriera a torso nudo.
Al di là di ogni altra considerazione, il peso mosca sardo ha disputato un ottimo match che ha legittimato la fondatezza delle sue ambizioni a livello internazionale. E' mancato veramente poco perché egli riuscisse nell'impresa di riportare in Italia una corona europea che, nei pesi mosca, è appartenuta nel tempo a prestigiosi protagonisti italiani, tra cui alcuni sardi (basti pensare a Burruni, Udella, Atzori, Cherchi, Fanni e allo stesso Sarritzu). Considerato come sono andate le cose, non è detto che al boxeur di Quartu Sant'Elena non venga concessa l'opportunità di riprovarci a non lunga scadenza, come sicuramente merita.
Nel sotto-clou, il peso medio ventiquattrenne Alessandro Murgia (8-0-0) ha sconfitto ai punti il coriaceo ungherese Sandor Ramocsa (12-21-0) e acquisito un briciolo di esperienza in più. Il superleggero Michele “The king” Di Rocco (34-1-1), sfidante al titolo europeo, ha liquidato in meno di un round il fragile magiaro Laszlo Balogh (15-13-1) da lui già superato con identico risultato lo scorso anno in Sardegna.
Nella prima ripresa, raggiunto da una doppietta di ganci alla mascella, Balogh è crollato al tappeto e il match è finito lì.
Luciano “Bazooka” Abis (33-3-1) si è imposto ai punti sul battagliero lituano Arvydas Trizno (15-20-2) dopo aver attraversato un momento di difficoltà nel terzo round. Abis si è prontamente ripreso e ha colto una convincente vittoria su un avversario che si è confermato poco malleabile.
Il superleggero Vittorio Oi (17-1-1) ha battuto ai punti l'ungherese Istvan Kiss (10-5-0), detto “Iron soldier”, imponendogli anche un knock down nel corso del secondo round. Ritornato sul ring e alla vittoria, Oi potrà adesso puntare nuovamente a obiettivi di un certo peso.
 
RISULTATI
Professionisti
Superleggeri: Vittorio Oi (OPI 2000) b. Istvan Kiss (Ungheria) p. 6;
Superleggeri: Michele Di Rocco (OPI 2000) b. Laszlo Robert Balogh (Ungheria) ko 1;
welter: Luciano Abis (OPI 2000) b. Arvydas Trizno (Lituania) p. 6;
medi: Alessandro Murgia (Loreni) b. Sandor Ramocsa (Ungheria) p. 6.
Campionato europeo pesi mosca
Silvio Olteanu (Spagna), kg 50,600, b. Andrea Sarritzu (OPI 2000), kg 50,700, p. 12. Arbitro: Mark Green (Inghilterra); giudici: Richard Davies (Inghilterra), Andrè Pasquier (Francia) e Robin Dolpierre (Francia). Supervisore: Peter Stucki (Svizzera).
 

 

 

 

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