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Intervista a Fabrizio Carbottidi Alfredo Bruno Il cognome Carbotti non è isolato nel pugilato romano, a Mirko si è unito Fabrizio, 18 anni, che ha esordito quest’anno come Youth nella categoria dei 75kg. Fabrizio sembra intenzionato a bruciare le tappe avendo ottenuto 5 vittorie e 1 pareggio, senza sconfitte. ![]() Non è difficile capire il suo approccio… “Logicamente ho cominciato fin da piccolo nella scia di Mirko”. In poco tempo Fabrizio si è messo in luce…la boxe diventa motivo di discussione in famiglia. “E’ vero perché entrambi facciamo uno sport che ci appassiona. La sera a casa ci diamo vicendevolmente dei consigli, di cui facciamo tesoro”. Hai qualche altro interesse o passione? “Diciamo che la boxe occupa il primo posto. Mi piace anche andare coi miei amici. Un hobby ce l’ avrei ed è la pesca. Io sono un amante della natura, la pesca diventa anche il pretesto per rilassarmi e riflettere”. Segui la boxe al di fuori e qual è il tuo campione preferito? “Si la boxe la seguo anche in televisione e su internet, ma non più di tanto. Preferisco andare di persona a vedere le riunioni. I campioni sono quelli ricorrenti come Cotto, Mayweather, Pacquiao per il presente”. Nella tua breve carriera quale è stato l’avversario più difficile? “Un avversario difficile è stato Trovarelli con il quale ho pareggiato. Anche il napoletano Carini, da me sconfitto nell’ultima riunione a Roma, mi ha creato qualche problema con la sua aggressività e la sua boxe scorbutica”. Fabrizio Carbotti con i tecnici D’Alessandro e Moreal, il padre ed il fratello Mirko Cosa rappresenta la boxe per te? “La boxe è una parte importante della mia vita e della mia giornata. Difficile dare un giudizio, ma condividere emozioni sul ring e con i miei compagni è una bella sensazione. Oltretutto qui a Casalbruciato siamo come una famiglia”. Sei scaramantico? “Un po’ come Mirko. Prima del match metto gli stessi calzettoni e le fasce. Ho sempre con me un piccolo rosario e qualche volta una preghiera la faccio”. Alfredo Bruno ![]() |
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